Descrizione
Altri invece accreditano l'ipotesi che fosse stato fortificato durante il governo di Carlo Magno nell'810; mentre notizie certe si hanno nel XIII secolo, quando il feudatario del paese era un certo Ruggero di Peschio Lanciano, che ricevette l'ordine da Federico II di Svevia di rimuovere i Caldora da Carpinone smantellando il castello, e di assediare Isernia e gli altri feudi ostili. Tale spedizione fu organizzata nel fortilizio di Pescolanciano, e furono prese le mosse nel 1224.[1] Il feudo, dopo il terremoto del 1456, accolse la gente di quello di Santa Maria dei Vignali e divenne un fortilizio militare di grande importanza poiché dominava l'Appennino molisano-abruzzese e il Tavoliere delle Puglie.